Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 27 Sabato calendario

Il Teatro Colòn di Buenos Aires, detto «el paraiso», il paradiso, dai melomani. Vecchio e malandato, rispecchia, «tra i sontuosi stucchi e i ricchi colonnati, l’aria odierna decadente e drammatica della capitale argentina»

Il Teatro Colòn di Buenos Aires, detto «el paraiso», il paradiso, dai melomani. Vecchio e malandato, rispecchia, «tra i sontuosi stucchi e i ricchi colonnati, l’aria odierna decadente e drammatica della capitale argentina». Con i suoi 2700 posti è il teatro all’italiana più grande dell’America latina, fu fatto a somiglianza della Scala di Milano «e resta un capolavoro di acustica». Nei primi vent’anni gli spettacoli provenivano tutti dall’Italia (da Genova partivano bastimenti carichi di cantanti, cori, scenotecnici).