"Specchio" 27/4/2002, 27 aprile 2002
Il "Codice di Dresda", uno dei quattro libri maya sopravvissuti, proviene dallo Yucatan e risale all’undicesimo secolo
Il "Codice di Dresda", uno dei quattro libri maya sopravvissuti, proviene dallo Yucatan e risale all’undicesimo secolo. Fatto di scorza d’albero ricoperta di calce e dipinta con colori vegetali, era riservato ai sacerdoti e trattava del computo del tempo, in particolare del calendario di Venere, calcolato con estrema precisione. Per i Maya Venere era una divinità maschile, chiamata Quetzalcoatl. Montezuma, re degli Aztechi al tempo dell’invasione spagnola, depose le armi credendo che, secondo un’antica profezia, il dio fosse tornato a reclamare il proprio regno dopo un lungo esilio.