Nature num. 6882 del 28 aprile 2002 pag. 672-673, 28 aprile 2002
Sviluppare un vaccino contro la febbre emorragica dengue: è questa la strategia per combattere questa malattia sempre più diffusa nel Terzo Mondo
Sviluppare un vaccino contro la febbre emorragica dengue: è questa la strategia per combattere questa malattia sempre più diffusa nel Terzo Mondo. In realtà, benché siano 500mila i casi ogni anno e 50 milioni le persone infettate, la dengue è ancora poco conosciuta e spesso trascurata (vedi ”La Macchina del Tempo” n. 5, 2002). Trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti, causa dolori alle gambe e alle braccia, sanguinamento, vomito e, senza trattamento, è mortale nel 15 per cento dei casi. provocata dall’infezione di quattro distinti sierotipi virali: dopo essere stati infettati dal virus di un sierotipo non si è protetti dalla malattia, anzi aumenta la probabilità di sviluppare la febbre rompiossa con un altro virus. Il meccanismo non è chiaro, ma probabilmente dipende dal fatto che il sistema immunitario distingue solo parzialmente tra i vari sierotipi. Malgrado tutti questi problemi si sta cercando di sviluppare il vaccino e ci sono vari candidati. Anche perché la febbre emorragica dengue continua a mietere vittime. Tra le regioni più colpite ci sono il Sudest asiatico, l’India, i paesi del Pacifico occidentale e gran parte dell’America Latina. Una delle cause della sua diffusione è l’urbanizzazione che, facendo vivere le persone a stretto contatto, permette alla zanzare di succhiare il sangue infetto da un individuo e trasmetterlo a un altro.