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 2002  aprile 30 Martedì calendario

Cuccia Giuseppina detta ”Giusy”, di anni 39. Origini siciliane, graziosa, capelli neri sciolti sulle spalle, nota a tutti per il ”sorriso dolcissimo”, un matrimonio fallito alle spalle, un figlio dodicenne

Cuccia Giuseppina detta ”Giusy”, di anni 39. Origini siciliane, graziosa, capelli neri sciolti sulle spalle, nota a tutti per il ”sorriso dolcissimo”, un matrimonio fallito alle spalle, un figlio dodicenne. Da ragazzetta acconciava in casa i capelli delle signore, di recente s’era trovata un lavoro da cameriera al ristorante ”La Bersagliera” d’Orbetello. L’anno scorso conobbe un Golinelli Daniele di anni 42, bancario, riccioluto, benestante, tre auto di lusso, tranquillo e assai educato. Lo scorso ottobre i due andarono a vivere assieme a Bologna, in principio lui si comportava come «un cavaliere d’altri tempi, le apriva lo sportello della macchina, a tavola le versava acqua e vino, la trattava come una regina». Dipoi, chissà perché, si fece così geloso da spiarla ovunque. Lei, non potendone più, qualche mese fa gli disse che andava «a fare un giro al parco col bambino», invece montò in macchina e raggiunse la famiglia ad Orbetello. Da allora il Golinelli prese a chiamarla di continuo, talvolta minacciando, talvolta supplicandola di tornare insieme. Pazzo di rabbia per l’indifferenza di lei, affittò una Punto color amaranto, si comprò una pistola, cinquanta proiettili, una barba posticcia, un abito tutto nero, e andò ad aspettar l’amata vicino al Duomo. Appena la vide, senza dire una parola, si avvicinò e le sparò quattro colpi: uno alla gamba, uno in petto, due in piena faccia. Quindi salì in auto e corse per ore senza meta. Alle 22.20, ai carabinieri che lo trovarono accoccolato sotto una siepe, poco più in là i resti bruciacchiati della barba finta, ripetè più volte con aria imbambolata: «Io amo Giusy, voglio vivere con lei». Domenica 21 aprile, alle 19.40, in un’affollata piazzetta vicino al Duomo d’Orbetello.