R. Marioni, Salute di Sorrisi e canzoni, n. 37 maggio 2002 pagg. 24-26, 2 maggio 2002
Bellezza. Lavarsi i capelli. Non stressarli con il phon caldo. Se avete seguito i consigli precedenti, a questo punto avrete capelli splendidi, ma
Bellezza. Lavarsi i capelli. Non stressarli con il phon caldo. Se avete seguito i consigli precedenti, a questo punto avrete capelli splendidi, ma... bagnati. Come asciugarli per non vanificare tutto il lavoro fatto fin qui? Non c’è parrucchiere che non dica che sarebbe meglio farlo «al naturale», cioè all’aria aperta, magari con le mani che si aprono e si chiudono a pugno qua e là per dare alla chioma una parvenza di messa in piega. Se non potete farlo, va bene anche una stufetta a infrarossi. Il primo a usarla così è stato proprio Jean Louis David, tanti anni fa, e ha avuto tanto successo che ancora oggi molti parrucchieri la preferiscono al phon: i capelli si asciugano senza essere tormentati dal vento bollente. Se preferite i «metodi tradizionali» potete anche usare il phon, ma a temperatura bassa e a velocità minore del solito. Infine, l’opacità: per evitarla cercate di asciugare i vostri capelli il più possibile a testa in giù, facendo arrivare il calore sulla nuca. Si gonfieranno tanto bene che vi basterà accarezzarli all’indietro con un gel. Li asciugate e, sul momento, vi sembrano bellissimi. E poi? Poi, paff: vi accorgete che qui e là ricompaiono quelle particelle finissime di forfora che vi sembrava di essere riuscite a eliminare con lo shampoo. La ragione? Facile, avete usato uno shampoo normale che, non essendo nato per eliminare anche la forfora, ovviamente non l’ha fatto. Però avete anche letto da qualche parte che gli shampoo antiforfora sono sempre molto energici e qualche volta «fanno peggio», stimolando la forfora a rispuntare ancora di più. Ed è vero, quindi, per cominciare, è meglio scegliere uno shampoo delicato e «su misura».