Francesco Patern, ìLíEspressoî 14/06/2001, 14 giugno 2001
In che senso? «Guardi, neanche l’Inter ne ha così tanti: alla Fiat i responsabili del design sono un americano, un tedesco, un greco e lo spagnolo che li coordina
In che senso? «Guardi, neanche l’Inter ne ha così tanti: alla Fiat i responsabili del design sono un americano, un tedesco, un greco e lo spagnolo che li coordina. Il greco, Andreas Zapatinas, è quello più sotto pressione: è forte con le spider, il bozzetto prescelto per la Fiat Barchetta del 1995 era suo. L’americano Mike Robinson è il capo del centro stile del marchio Fiat, prima aveva lavorato al centro stile Lancia di Orbassano e firmato la Lybra e l’ammiraglia Thesis. un esuberante architetto di Seattle convertitosi al design indutriale a Los Angeles. Un estroso, pensi che in privato si vanta di essere l’unico dirigente del gruppo a non portare la cravatta. Deve rifare la Punto per il 2005, e rimettere mano alla nuova ammiraglia Fiat, attesa per il 2003. Alla Lancia c’è il tedesco Wolfgang Egger: oltre a studiare le forme della nuova Lybra, che non arriverà sul mercato prima del 2005, dovrà decidere cosa fare della Nea, uno studio di auto del futuro. Tutti e tre sono diretti da Humberto Rodriguez, un ingegnere spagnolo. Ma il vero problema, secondo molti, è un altro. Posso fare un altro paragone calcistico?».