Paolo Biondani, "Corriere della Sera", 7/4/2002, 7 aprile 2002
Il fascicolo su Maurizio Gucci, ucciso nel ’95 dalla moglie Patrizia Reggiani con l’aiuto della maga Giuseppina Auriemma detta "Pina", sarebbe contaggiato da un misterioso virus
Il fascicolo su Maurizio Gucci, ucciso nel ’95 dalla moglie Patrizia Reggiani con l’aiuto della maga Giuseppina Auriemma detta "Pina", sarebbe contaggiato da un misterioso virus. Tutti i cancellieri che nei mesi scorsi hanno tentato di prelevare i documenti si son beccati "vistose macchie sulla pelle" e "irritazioni urticanti alla gola". In attesa che si chiariscano le cause dei malori, nessun impiegato accetta di toccare i faldoni giudicati "maledetti". L’ultimo che ci ha provato, pochi giorni fa, è finito nell’infermeria del tribunale. I suoi colleghi: «Chiunque cerca di prelevare atti, viene investito da una micidiale zaffata di microbi». I batteri si sarebbero sviluppati per via della cattiva conservazione delle scartoffie in Cassazione, in stanze umide e senza ricambio d’aria: «Probabilmente, molti sono già marciti».