Sergio Luzzatto, "La Stampa", 7/5/2002 pagina 25., 7 maggio 2002
Il tenente delle SS Hans -Dietrich Walther, nell’ottobre del 1941, a proposito dei 9 mila ostaggi prelevati in un campo di prigionia di Belgrado e fucilati in massa: «L’uccisione degli ebrei è più semplice di quella degli zingari
Il tenente delle SS Hans -Dietrich Walther, nell’ottobre del 1941, a proposito dei 9 mila ostaggi prelevati in un campo di prigionia di Belgrado e fucilati in massa: «L’uccisione degli ebrei è più semplice di quella degli zingari. Bisogna riconoscere che gli ebrei vanno alla morte composti, e se ne stanno ben fermi in piedi; mentre gli zingari piangono, urlano e continuano ad agitarsi anche quando si trovano nel punto della fucilazione. Alcuni saltano addirittura nelle fosse fingendosi morti».