Varie, 8 maggio 2002
CERVELLERA
CERVELLERA Bernardo Grottaglie (Taranto) 20 agosto 1951. Missionario del Pime, giornalista. «Direttore dell’agenzia Fides, il ben noto bollettino del dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli. A sorpresa il cinquantunenne missionario pugliese è stato rimosso dal suo incarico dopo cinque anni di proficuo lavoro. E’ lo spoils-system in salsa vaticana. Era intimo del cardinale slovacco Jozef Tomko, andato in pensione come prefetto del dicastero nel 2001. [...] Il battagliero missionario, che aveva trasformato la sonnacchiosa agenzia Fides in uno strumento comunicativo d’assalto [...] aveva trasformato il suo bollettino in una ”’voce del Vaticano” parallela alle solenni dichiarazioni della Sala Stampa, diretta dal portavoce papale Joaquin Navarro. Troppe volte - con la sua tempestività e la spregiudicatezza del suo tono - aveva diffuso nei media internazionali commenti che invariabilmente venivano etichettati come posizione della Santa Sede, precorrendo i comunicati del portavoce e senza curarsi di essere del tutto in sintonia con lui. Finché un giorno Navarro aveva perso la pazienza: ”Solo la Segreteria di Stato - dichiarò nel 1999 - è abilitata a dire ciò che piace o non piace alla Santa Sede. Quindi le idee esposte da Fides sono opinioni personali di padre Cervellera e se ne assume tutta la responsabilità”. Era il mese di marzo e Cervellera, esperto della situazione in Cina, aveva reso noto un intervento segreto del Vaticano per la fine del confino inflitto a due vescovi della Chiesa cattolica clandestina. La reprimenda non lo aveva spostato di un millimetro. Seguace di una linea dura nei confronti dei regimi ruvidi con la Chiesa (si trattasse della Cina popolare o del Patriarcato ortodosso di Mosca) e poco incline ad accettare le flessibilità diplomatiche della Segreteria di Stato, si sentiva protetto da Tomko, il porporato dell´Est che godeva di un filo di comunicazione diretto con papa Wojtyla. [...] A suo unico merito rivendica di aver riportato all’attenzione dell’opinione pubblica un fatto preciso: ”La realtà del martirio come evento quotidiano della Chiesa ancora oggi. Abbiamo voluto far capire che la testimonianza di Cristo nel mondo contemporaneo può arrivare anche al punto di versare il proprio sangue. Un bene prezioso, perché i fondamentalisti tolgono la vita agli altri, mentre i cristiani danno la propria vita per gli altri e così si apre la strada alla riconciliazione”. Su Fides il missionario ricorda con eleganza che il sito del bollettino è visitato da più di un milione di persone al mese ed ha edizioni non solo nelle lingue europee ma anche in arabo e cinese. Dovrà partire lo stesso» (Marco Politi, ”la Repubblica” 30/4/2002).