Varie, 8 maggio 2002
Tags : Katrin Krabbe
Krabbe Katrin
• Neu Branderburg (Germania) 22 novembre 1969. Ex sprinter • «La ragazza più bella dell’atletica e la più veloce, nei primi anni ’90, fu squalificata per comportamento antisportivo, le fu troncata la carriera di campione mentre era all’apice (suo il titolo dei 100 e dei 200 metri), le fu impedito di lavorare. Ora debbono risarcirla, ed è la prima volta che un tribunale condanna una federazione sportiva al risarcimento. Era una ragazza della Ddr, l’ex Germania dell’Est; diceva: c’è chi beve una birra, chi fuma una sigaretta prima della gara, io faccio l’amore. Era il sesso il suo doping, altro che le sostanze proibite che furono trovate in una fiala di pipì analizzata a Colonia e prelevata in Sudafrica, dove era ad allenarsi. La fiala arrivò a Colonia già aperta e conteneva un anticoncezionale che non era quello usato dalla Krabbe: non era la sua pipì, ma quella della moglie dell’allenatore. Fu squalificata e poi assolta. Diceva anche, dopo la riunificazione: sento quest’inno e non è il mio; e ancora: preferivo la maglia della Ddr, l’azzurro mi sta meglio del bianco. Siccome non ripudiava niente del suo passato, l’hanno perseguitata. La Germania dell’Ovest la mattina stessa dell’unificazione sportiva andò a cercarla: trovarono tracce di clenbuterol nella sua pipì, un antiasmatico. Volevano una vittima eccellente per cancellare tutti i trionfi della Ddr e Katrin si prestava allo scopo: giovane, brava, bella e comunista. La squalificarono per un anno, la Iaaf prolunbgò a due. Furono cause civili, e Katrin, nel frattempo, si innamorò del suo avvocato. Lo ha sposato, vive con lui a Neubrandeburg, dove gestisce un negozio di articoli sportivi. Dice di non avere rimpianti: avrà oltre un miliardo e mezzo della Iaaf per cancellare quelli che potrebbero venirle. È diventata mamma, ha 31 anni, è sempre bellissima» (“Il Messaggero”, 1/5/2002).