Piergiorgio Odifreddi, "la Repubblica" 5/5/2002, pagina 29., 5 maggio 2002
Gerolamo Cardano, «strappato dal grembo materno come morto» e rinato «con un bagno di vin caldo», figlio illegittimo, maltrattato dai genitori, impotente, ipocondriaco, masochista, misantropo e balbuziente
Gerolamo Cardano, «strappato dal grembo materno come morto» e rinato «con un bagno di vin caldo», figlio illegittimo, maltrattato dai genitori, impotente, ipocondriaco, masochista, misantropo e balbuziente. Diceva di fare sogni premonitori, udiva voci e ronzii, sentiva odore d’incenso e zolfo, sosteneva d’essere guidato da un demone socratico. Accanito giocatore ai dadi, non aveva però molta fortuna e perciò decise di dedicarsi con successo alle teorie della probabilità. Aveva fama d’esser medico: chiamato dall’arcivescovo di Edimburgo che soffriva d’asma, lo guarì consigliandogli di lavarsi, di fare inalazioni con acqua e latte, di eliminare materassi e cuscini di piume. Vantando capacità d’astrologo, predisse un futuro radioso allo stesso arcivescovo e al re scozzese: se ne tornò alla svelta in Italia quando il primo fu impiccato dai riformatori protestanti e il secondo morì di tubercolosi. Un figlio delinquente che diseredò, l’altro giustiziato dopo aver avvelenato moglie e suocero. Accusato di bestemmia astrologica per aver calcolato l’oroscopo di Cristo, fu condannato al carcere e poi agli arresti domiciliari. Nel 1573 il papa Gregorio XIII, suo compagno d’università, gli assegnò l’agognata pensione in cambio della distruzione di 120 trattati compromettenti. Cardano morì di peste nel 1576: tre anni dopo la data che aveva previsto in uno dei suoi oroscopi.