Roberto Beccantini, ìLa Stampaî 05/03/2002, 5 marzo 2002
E allora chi gioca? "La mia idea è che almeno all’inizio il titolare sarà Del Piero". Ma non era finito? "Lo hanno fregato gli inizi
E allora chi gioca? "La mia idea è che almeno all’inizio il titolare sarà Del Piero". Ma non era finito? "Lo hanno fregato gli inizi. Non segnava moltissimo ma i gol erano capolavori degni di Raffaello più che del Pinturicchio, cui lo accostò l’avvocato Agnelli. Quel tocco al volo per battere la Fiorentina in una storica rimonta nell’inverno del ’94; le reti ugualmente sublimi in Coppa, con la palla che partiva dalla stessa zona, sulla sinistra, appena fuori area, la chiamarono la ”zolla di Del Piero”, e si infilava nell’angolo, con l’effetto a rientrare. La rete storica di Tokyo per l’Intercontinentale contro il River Plate. ”Se fa queste cose a vent’anni, che gli vedremo fare a 25?” ci chiedevamo. Prima che arrivasse a quella età lo bloccò un infortunio, a Udine. Un giorno ne parlai con un chirurgo. ”Non lo scriva ma non sarà mai più lo stesso, è già molto se tornerà a correre senza zoppicare”. Si sbagliò. E’ tornato a giocare con sprazzi dei vecchi tempi, soprattutto in questa stagione. Lo confrontano con l’attaccante che segnò 21 gol nel 1997/98, senza interrogarsi se l’anomalia non fosse in quel campionato, perchè prima non aveva toccato i dieci gol, nè lo fece dopo tranne quest’anno che ne ha fatti sedici. Ci si chiede cosa lo freni, perchè il dribbling gli riesca faticoso, tanto che in certe giornate lo ferma un ragazzino e lui non riesce a liberarsi. Si sono inventate teorie sulla sua vita privata, che invece è regolatissima. Comunque, può anche darsi che in certe partite Trapattoni giochi solo con Totti e Vieri. Ad esempio con l’Ecuador".