Maurizio Crosetti, ìla Repubblicaî, 05/07/2001, 5 luglio 2001
Cioè Zidane "L’uomo delle veroniche e della palla sotto la suola dello scarpino, il giocoliere dell’impossibile, colui che trasforma l’assurdo in normalità
Cioè Zidane "L’uomo delle veroniche e della palla sotto la suola dello scarpino, il giocoliere dell’impossibile, colui che trasforma l’assurdo in normalità. Alla Juve arrivò dopo i primi anni del tremendismo atletico di Lippi e Ventrone, l’epoca che ora è sotto inchiesta per doping. Comunque sia andata, in palestra e in farmacia, la Juventus di Zidane correva la metà di quella di Vialli e Ravanelli. E lui correva solo quando ne aveva voglia. La discontinuità è sempre stata il suo vero limite. Impiegò molto tempo per ambientarsi, all’inizio il gioco bianconero lo scavalcava e lui restava ad osservarlo, nel mezzo, galleggiando come un turacciolo sotto la pioggia dei palloni che nessuno gli passava. Poi, con calma, forse troppa, caricò la squadra sulle sue spalle di torero rugbista e furono, talvolta, meraviglie assolute. E’ l’unico genio di centrocampo robusto come un mediano e fantasioso come un trequartista. Non è un trascinatore, ma regala immagini di pura bellezza".