Cisnetto, ìPanoramaî 23/05/2002, 23 maggio 2002
Che c’entra Bruxelles? «All’Unione Europea interessa soprattutto l’equilibrio dei conti pubblici
Che c’entra Bruxelles? «All’Unione Europea interessa soprattutto l’equilibrio dei conti pubblici. A regime i tagli previsti da Tremonti costeranno all’erario una bella cifra: il Tesoro dice 20-25 miliardi di euro, ma Victor Uckmar li calcola in 49 miliardi e l’Università di Bologna addirittura in 70. Cifre del tutto incompatibili con i vincoli di Eurolandia. Tremonti dice: intanto scatta un primo modulo della riforma, gli altri seguiranno. In che cosa consista questo passaggio ancora non lo sappiamo, ma i casi sono due: o è una tranche significativa, e allora rischiamo di non poterla applicare a parità di spesa, o è cosa simbolica, e allora l’intensità degli effetti sul livello dei consumi, nel caso che riguardi l’Irpef, e/o degli investimenti, se tocca Irpeg e Irap, risulterà marginale o addirittura nulla, con tanti saluti alla crescita economica. Perché tanto i consumi quanto il capitale di rischio rispondono a criteri psicologici e risentono molto del clima di fiducia generale. Dunque bisognerebbe optare per una coraggiosa terapia d’urto. Ma per far questo c’è una sola via: varare la riforma, strutturale e definitiva, delle pensioni».