Sergio Rizzo, Corriere della Sera 16/05/2002, 16 maggio 2002
Il Pil invece cresce poco, o no? «Mercoledì l’Istat ha diffuso il comunicato sulla crescita del prodotto interno lordo prevista allo 0,1 per cento nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2001, precisando che era il dato peggiore da cinque anni a questa parte
Il Pil invece cresce poco, o no? «Mercoledì l’Istat ha diffuso il comunicato sulla crescita del prodotto interno lordo prevista allo 0,1 per cento nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2001, precisando che era il dato peggiore da cinque anni a questa parte. Tre ore più tardi è arrivata sempre dall’Istat una singolare precisazione: tenendo conto che nei tre mesi in esame c’era stato un giorno lavorativo in meno, 63 invece di 64, la crescita del Pil poteva ritenersi corretta verso l’alto, a dati omogenei, dello 0,3/0,4 per cento. Un dato che è, effettivamente, tutta un’altra storia. Non si sa che cosa sia accaduto in quelle tre ore. Fatto sta che mentre veniva diffuso il secondo comunicato, Tremonti in Parlamento invitava a leggere meglio i dati e parlava della crescita economica in termini addirittura entusiastici. L’Istat sostiene che è il frutto di una semplice incomprensione delle agenzie di stampa, visto che il comunicato originale riportava correttamente la circostanza della giornata lavorativa in meno. Senza specificare, però, l’impatto ”numerico” di questa non proprio marginale differenza sul dato omogeneo. L’incidente ha fatto riaffiorare le vecchie polemiche sul rapporto fra il governo e l’Istat. E anche i fantasmi che hanno preceduto, e seguito, la nomina alla presidenza dell’Istat di Luigi Biggeri, decisa dal precedente governo di Giuliano Amato poco prima delle elezioni politiche del maggio 2001».