M. Pagnini, Salute di Sorrisi e canzoni, n. 37 maggio 2002 pag.52, 23 maggio 2002
Succhi di frutta. Trecentocinquantanove milioni di litri. Ci vuole più a scriverli che a mandarli giù
Succhi di frutta. Trecentocinquantanove milioni di litri. Ci vuole più a scriverli che a mandarli giù. O quasi, visto che agli italiani serve un anno intero per bere questo oceano di succo di frutta. Bello sforzo, direte, è così gustoso che lo bevono tutti, ma proprio tutti. D’accordo, è buono, ma è anche sano? «Prima di tutto bisogna distinguere tra succo di frutta, nettare e succo e polpa», spiega il dottor Santo Morabito, responsabile del Servizio dietetico presso l’azienda ospedaliera Piemonte di Messina. «La prima categoria (succo di frutta) comprende solo le bevande ottenute con l’estrazione meccanica dal frutto. Nella seconda (nettare) sono inseriti i prodotti ai quali vengono aggiunti acqua e zuccheri. Nella terza (succo e polpa) ci sono bibite con aromatizzanti». Scegliere sul banco del supermercato diventa difficile. Allora, qual è il migliore? «Non si può stilare una classifica», continua Morabito, «il succo di frutta è il più sano, ma non ha fibre, presenti invece nella polpa. Il nettare di solito è fatto con frutti come pesca, pera, o albicocca, il cui succo sarebbe troppo denso e poco gradevole e a cui viene quindi aggiunta l’acqua, che non migliora le qualità nutrizionali della bibita, ma la rende migliore. Alcuni succhi come quelli d’agrumi o i cocktail mediterranei, poi, stimolano la secrezione gastrica e aiutano la digestione». Infine, un occhio alla bilancia. Quante calorie contiene un succo? «In 100 ml ci sono più o meno 100 calorie, ma il dato varia a seconda della presenza di zuccheri e di polpa. E comunque è meglio non esagerare: evitate di bere più di due bottigliette da 125 ml al giorno».