Varie, 23 maggio 2002
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Orsini Valentino
• Pisa 19 gennaio 1927, Cerveteri (Roma) 26 gennaio 2001. Regista • «Gli ultimi suoi film, Figlio mio infinitamente caro (1985) e Uomini e no (1979), non erano stati certmante dei successi, né di pubblico né di critica e tuttavia con i suoi film precedenti e con il suo sodalizio con i fratelli Taviani aveva segnato un percorso non privo d’interesse nel cinema italiano degli anni 60. Legato da amicizia con Paolo e Vittorio Taviani, con cui aveva condiviso l’amore per il cinema, l’organizzazione di cineclub, la critica militante, con loro aveva realizzato un bel documentario resistenziale, San Miniato luglio 1944 (1954) e due lungometraggi Un uomo da bruciare (1962) e I fuorilegge del matrimonio (1963). Poi la collaborazione si interruppe […] Si mise in proprio e realizzò nel 1969 I dannati della terra, ispirato a Franz Fanon, un film terzomondista che si fece ammirare più per la violenza della denuncia e un certo spirito sarcastico e demolitore che per il suo intrinseco valore drammatico. In seguito diresse Corbari (1970) e L’amante dell’Orsa maggiore (1971)» (Gianni Rondolino, “La Stampa” 29/1/2001).