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 2002  maggio 23 Giovedì calendario

Integratori dietetici. La fame è il nemico numero uno di chi ha appena deciso di cominciare una dieta

Integratori dietetici. La fame è il nemico numero uno di chi ha appena deciso di cominciare una dieta. «I motivi più comuni per cui a un certo punto si interrompe un programma dietetico possono anche essere la stanchezza o lo stress. Ma è la sensazione di continuo appetito la spinta principale di chi desiste», spiega il professor Oliviero Sculati, direttore dell’Unità di nutrizione Asl di Brescia. Per questo, in alcuni casi, si ricorre agli integratori dietetici, che danno un senso di sazietà e rallentano l’assorbimento degli alimenti a maggiore contenuto calorico, per esempio grassi e carboidrati. «Alcuni di questi prodotti sono a base di fibre alimentari, come il guar, lo psillio, i glucomannani, che si gonfiano a contatto con un’adeguata quantità di liquidi e attenuano la sensazione di fame» continua Sculati. Gli integratori di ultima generazione aggiungono a questo effetto un vantaggio in più: «Quelli a base di oligopeptidi riducono l’assorbimento dei grassi perché bloccano le lipasi, enzimi che si occupano della loro digestione a livello intestinale e in questo modo ne impediscono l’assimilazione. Per limitare l’assorbimento dei carboidrati vengono invece utilizzati gli estratti di fagiolo, per esempio la faseolamina, che riduce l’attività dell’alfa-amilasi, deputata alla digestione dei carboidrati». Per «funzionare», però, questo tipo di integratore ha bisogno di trovare nell’organismo carboidrati e grassi. Assicuratevi quindi che la vostra dieta quotidiana preveda almeno una razione di uno di questi alimenti: pane, pasta, patate, riso e grassi. Una volta tornati al peso forma si può pensare a un programma di mantenimento. «Gli integratori si prestano bene alla gestione del sovrappeso su medio-lungo termine, ma possono essere assunti anche saltuariamente. Per esempio, in occasione di pasti abbondanti». Attenzione, però, alla combinazione con i farmaci: «Potrebbero influire sul loro assorbimento e quindi ridurne l’effetto. E comunque, chi è affetto da patologie gastrointestinali o da anemia deve sempre prima consultare un medico».