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 2002  maggio 25 Sabato calendario

Scuse accampate da alcuni atleti trovati positivi al test del doping: qualche giorno fa, il ciclista Gilberto Simoni ha tirato in ballo un tè alla cocaina servitogli dalla zia, nel 2000 Bucchi e Monaco, giocatori del Perugia, incolparono la carne di cinghiale

Scuse accampate da alcuni atleti trovati positivi al test del doping: qualche giorno fa, il ciclista Gilberto Simoni ha tirato in ballo un tè alla cocaina servitogli dalla zia, nel 2000 Bucchi e Monaco, giocatori del Perugia, incolparono la carne di cinghiale. Couto, difensore della Lazio, attribuìa uno shampoo la sua positività al nandrolone, Davids a uno sciroppo omeopatico. Peruzzi e Carnevale sostennero d’aver assunto stimolanti per smaltire una mangiata di fettuccine della sera prima. Una ciclista positiva agli anabolizzanti si giustificò dichiarando d’aver praticato sesso orale a un atleta dopato. Il corridore Daniel Plaza incolpò un rapproto orale con con la moglie incinta (durante la gravidanza le donne producono una grande quantità di anabolizzanti). Lo sprinter Dennis Mitchell, positivo al testosterone, raccontò d’aver fatto l’amore quattro volte la sera prima e d’aver bevuto sei bottiglie di birra. Junsuke Inoue, giocatore di biliardo, disse d’aver perso il metiltestorone perché aveva problemi d’erezione e «voleva soddisfare la moglie». Lyudmilla Enqvist, ostacolista, sostenne d’esser stata dopata a tradimento dal marito, inviperito per essere stato mollato.