Sandro Viola, ìla Repubblicaî 23/05/2002, 23 maggio 2002
Putin non si farà condizionare? «Il presidente russo sa che l’idea della parità strategica tra Stati Uniti e Russia va messa definitivamente da parte
Putin non si farà condizionare? «Il presidente russo sa che l’idea della parità strategica tra Stati Uniti e Russia va messa definitivamente da parte. Mosca accetta il ruolo di potenza media destinata a coordinarsi con la superpotenza americana. vero, il ruolo comporta la sopportazione di qualche gesto d’arroganza, ma si tratta di quel che altre potenze medie, la Francia, la Germania, e da qualche tempo persino l’Inghilterra, subiscono ogni tanto da parte degli Usa. Quel che importa a Putin, oggi, è portare sulla scena un’altra Russia. Un partner non inutile, e perciò rispettato, del mondo occidentale, al posto della poltiglia di mafie e bancarotte, dirigenti ubriachi e masse di mendicanti, cortei con i ritratti di Lenin, legioni di prostitute e sommergibili atomici affondati, che fu la Russia della transizione [...] Un paese dove i capitali europei e americani, incoraggiati con le garanzie dei rispettivi governi, possano affluire senza paure, profittando d’un mercato enorme. Questo soprattutto sembra il senso della scelta: lo sviluppo dell’economia russa. La possibilità di raggiungere in un paio di decenni non la ricchezza americana, non quella tedesca o giapponese, ma più modestamente, è lo stesso Putin ad aver fatto il calcolo, il relativo benessere del Portogallo».