Francesco Sisci, ìLimesî n.4/1999., 27 maggio 2002
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni, la Cina nella Nato? «Interrogato da ”Limes” nell’agosto del 1999, un alto funzionario di Pechino disse: ”Se il Kazakistan o un’altra Repubblica del centro Asia chiedesse di entrare nella Nato, che problema ci sarebbe? Lo chiederemmo anche noi”
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni, la Cina nella Nato? «Interrogato da ”Limes” nell’agosto del 1999, un alto funzionario di Pechino disse: ”Se il Kazakistan o un’altra Repubblica del centro Asia chiedesse di entrare nella Nato, che problema ci sarebbe? Lo chiederemmo anche noi”. La svolta, paradossalmente, avvenne il 7 maggio di quell’anno con il bombardamento dell’ambasciata cinese a Belgrado, che suscitò enormi reazioni popolari nel paese e mise gli strateghi cinesi di fronte alla realtà: gli americani sostenevano che si era trattato di un errore, loro ripetevano che non era possibile, ma anche se lo avessero fatto apposta come avrebbero potuto reagire? Mai gli Usa avrebbero osato rischiare un errore con l’Urss, invece avevano potuto rischiare con la Cina. Pechino non può permettersi un confronto con gli Usa, da un punto di vista militare non c’è confronto. E allora, se non ci fosse di mezzo Taiwan...».