27 maggio 2002
Bugatti Maria Pierina, di anni 81. Signora a modo, capelli corti, faccia rinsecchita ma dolce, vedova, da quarant’anni viveva in un appartamento di Cologno Monzese insieme al figlio Pastori Antonio, di anni 52, operaio
Bugatti Maria Pierina, di anni 81. Signora a modo, capelli corti, faccia rinsecchita ma dolce, vedova, da quarant’anni viveva in un appartamento di Cologno Monzese insieme al figlio Pastori Antonio, di anni 52, operaio. Da anni assistita giorno e notte da una colf, all’inizio di maggio aveva dovuto trovarne una nuova: Uquillas Herrera Lucila Maritza, di anni 32, due figlie in Ecuador, in Italia col solo passaporto, nessuna conoscenza della lingua. Costei, dolce, affidabile, premurosa, assai malinconica, s’era presto conquistata la fiducia di tutti. Venerdì 17 intorno alle 14 e 30 sistemò la Bugatti nella vasca per farle un bagno. D’improvviso, non si sa perché, prese a colpirle il basso ventre con un coltello. Indi, messala carponi, la squartò lordando di sangue ogni piastrella. La polizia, chiamata dai vicini che sentivano urli acuti, durò fatica prima di riuscire ad allontanarla dal corpo della Bugatti, sul quale s’accaniva nonostante la presenza degli agenti, urlando «Esto es el diablo, yo soi el nirvana». Una volta portata via, s’ammutolì per più giorni. Al secondo piano di un palazzone grigio con due ali, nei pressi dell’isola pedonale di Cologno Monzese, comune noto soprattutto per ospitare gli studi Mediaset, pochi chilometri a nord est di Milano.