Marco Ruggiero, Il Giorno, Annalisa Camorani, la Repubblica, Michele Focarete, Corriere della Sera 22/5/2002; Biagio Marsiglia, Il Giorno 23/5/2002; Giuseppe Guastella, Corriere della Sera 23/5/2002 e 25/05/2002, 22 maggio 2002
Indagata nel ”caso Halcova”, il giro di squillo d’alto bordo scoperto di recente a Milano, Michela Bruni, 23 anni, pugliese, bionda, burrosa, ex valletta nel ”Processo del lunedì”, secondo il mensile Max "la settima tra le 50 donne più belle del mondo", secondo Aldo Biscardi "una ragazza semplice, schiva, talmente riservata e tranquilla che una volta per un semplice rimprovero si mise a piangere"
Indagata nel ”caso Halcova”, il giro di squillo d’alto bordo scoperto di recente a Milano, Michela Bruni, 23 anni, pugliese, bionda, burrosa, ex valletta nel ”Processo del lunedì”, secondo il mensile Max "la settima tra le 50 donne più belle del mondo", secondo Aldo Biscardi "una ragazza semplice, schiva, talmente riservata e tranquilla che una volta per un semplice rimprovero si mise a piangere". Pare che fosse la prediletta dello sceicco Ben, emiro e principe ereditario del Dubai. Costui, pur di avere le sue grazie o magari solo la sua presenza, la pagava fino a 100 mila euro per pochi giorni nelle sue stanze e la ricopriva di regali (Ferrari Modena, Porsche spedita a Milano come un pacco, gioielli, bonus da 25 mila dollari per togliersi qualunque capriccio eccetera). Lei sostiene che il principe è stato semplicemente un suo fidanzato. Secondo gli investigatori, l’ex valletta, oltre a prostituirsi, sfruttava le sue conoscenze per trovare ragazze disponibili. A tenere le fila del business, infatti, sarebbe stato l’ex fidanzato della Bruni, Marco Nerozzi detto ”Big Jim”, 41 anni, otto volte campione di squash, primo a importare dall’America le bibite energetiche, perennemente abbronzato, per qualche tempo compagno della contessa Pinina Garavaglia (quella dei cappelli pieni di frutta), una Chevrolet Corvette giallo limone, tre conti correnti a suo nome, quattro cassette di sicurezza, nessuna dichiarazione dei redditi dal ’92. Già arrestato per traffico di auto di lusso, Nerotti passò i 15 giorni di carcere mangiando uova, bevendo acqua minerale e facendo molta palestra ("Che si fa stasera?" la prima cosa detta agli amici una volta uscito). Grazie alle sue conoscenze nel mondo della moda, avrebbe circuito e convinto a prostituirsi ragazze di 20-25 anni, soprattutto dell’Est (come preferivano i clienti arabi), tenendo per sé il 50 per cento dei guadagni (le tariffe più basse, 2 mila euro a notte). Lui, in carcere da martedì, sostiene non si occupava di prostitute ma di modelle: "Ero come un’agenzia, anche se non ufficialmente. Mi chiedevano le ragazze e io le mandavo". Pare che, ogni volta che trovava una fanciulla promettente ma non perfetta, la spedisse da un noto chirurgo estetico perché le rifacesse gambe, seni, glutei e periodici lifting facciali (di una certa Barbara dell’Est disse: "Ci tengo molto a lei, l’ho completamente ricostruita"). Fece così anche con la Bruni, che conobbe durante una festa a Saint Tropez nel giugno ’98: "Lei era dolcissima e con il portamento di una principessa [...] La portai da un dentista per metter a posto un dente. Tra noi cominciò l’amore" .