B. Colarossi, Salute di Sorrisi e canzoni, n. 37 maggio 2002 pag.96, 28 maggio 2002
Hammam piacere puro. Vapore uguale relax. Già i Romani, che di piaceri se ne intendevano, lo avevano capito e, per questo, adoravano le terme
Hammam piacere puro. Vapore uguale relax. Già i Romani, che di piaceri se ne intendevano, lo avevano capito e, per questo, adoravano le terme. I ricchi le avevano private, gli altri si accontentavano di quelle pubbliche. Si fa per dire, visto che si trattava di edifici immensi, lussuosi e attrezzati meglio dei più sofisticati fitness center delle nostre metropoli. Tra palestre, biblioteche, saloni foderati di marmi e giardini rinfrescati da fontane, si passava «mollemente» dalle sale più fredde (Frigidarium) alle tiepide (Tepidarium) e alle calde (Calidarium). Rigorosamente divisi per sesso, come accadeva anche al di là del Mediterraneo, in tutta l’area maghrebina, mediorientale e turca. Qui l’arte antica del bagno di vapore, il «bagno turco» appunto (hammam in arabo), è stata da sempre coltivata e apprezzata. Piccoli e «di quartiere» in ogni paese, monumentali e celebri come quelli di Istanbul, gli hammam hanno tutti una matrice comune, e un rito da seguire per trovare la propria «strada» nel vapore. A piccoli passi verso il calore. Al «grande caldo» ci si deve avvicinare in modo graduale, senza avere fretta. la regola fondamentale, praticamente l’unica, da seguire in questo posto. Prima ci si ferma un po’ in un ambiente fresco, poi si passa al Tepidarium, dove la temperatura può oscillare tra i 30 e i 37°. Qui ci si rilassa sulle panche di marmo, ci si massaggia (e ci si fa massaggiare) con composti a base di argilla. In questo modo, l’organismo si comincia pian piano ad acclimatare. A questo punto si passa nel Calidarium, dove si viene avvolti dal vapore a una temperatura che parte dai 45°, ma può arrivare anche oltre i 60°. Ci si abbandona al calore, per pochi minuti fino a un massimo di 15-20: ognuno può scegliere la durata. Perfetto per l’abbronzatura. La pelle è adesso pronta per essere depurata con energici peeling: viso e corpo diventeranno lisci e vellutati. Anche l’abbronzatura ne trarrà vantaggio: questo trattamento libera la pelle dalle scorie dell’inverno, del trucco e dello smog. Dopo una doccia tonificante, è previsto un tuffo nella piscina di acqua fredda. Gran finale, con un bel massaggio con creme e oli profumati. Sono movimenti che le donne arabe (e in molti hammam italiani ci sono loro) imparano fin da piccole dalle loro madri, e ripetono tra amiche in grande confidenza. All’hammam ci si spoglia di tutto, vestiti e pregiudizi. Si viene accudite quasi come bambine, con una liberatoria sensazione di abbandono totale che gli psicoterapeuti raccomandano per imparare a ritrovarsi con il proprio corpo. Risultato? Si torna a casa o in ufficio «come nuove», con la bella sensazione di aver fatto qualcosa per se stesse, meglio ancora se in compagnia di un’amica con cui chiacchierare e bere tè.