Mattia Feltri, "Il prigioniero. Storia breve di Adriano Sofri", Rizzoli, 29 maggio 2002
Portenti. "Il vero portento è Omar, algerino, dentro per spaccio, sembra; i tecnici lo descriverebbero come un furetto, micidiale negli spazi stretti, dai piedi buonissimi, dribblomane incallito, noncurante dello scopo ultimo del gioco: il gol
Portenti. "Il vero portento è Omar, algerino, dentro per spaccio, sembra; i tecnici lo descriverebbero come un furetto, micidiale negli spazi stretti, dai piedi buonissimi, dribblomane incallito, noncurante dello scopo ultimo del gioco: il gol. Scartati tutti, portiere compreso, Omar torna indietro e li riscarta da capo, e siccome i compagni si incazzano, lui scarta pure loro".