Aldo Forbice, "I signori della morte", Sperling&Kupfer, 2002, 29 maggio 2002
Vaticano. Nello Stato Vaticano, la pena di morte, ufficialmente vietata il 22 febbraio dello scorso anno
Vaticano. Nello Stato Vaticano, la pena di morte, ufficialmente vietata il 22 febbraio dello scorso anno. Paolo VI nel 1967 l’aveva abolita, tuttavia era ancora contemplata nella legge Fondamentale dello Stato del 1929 (equivalente alla nostra Costituzione). Il cardinale Ersilio Tonini: "Penso che per anni nessuno si sia accorto che questa legge esistesse ancora. Credo che il Vaticano quando inserì quella norma avesse due valide ragioni. Da un lato il neonato Stato della Chiesa doveva adeguarsi alle leggi italiane e europee e tutte prevedevano la pena capitale. Poi c’era un problema di buon vicinato con l’Italia: il rischio che assassini e criminali chiedessero asilo, per evitare incidenti diplomatici e conflitti di competenza territoriale che sarebbe stato molto difficile risolvere". Ma il Catechismo universale, presentato dalla Chiesa nel 1992, ammette ancora la pena di morte: "L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte" (art. 2267).