Stefano Lorenzetto, "Italiani per bene", Marsilio, 29 maggio 2002
Bolge e stive. In che condizioni arrivano? ”Dipende dalle condizioni del mare. Se è grosso, pieni di echimosi e fratture
Bolge e stive. In che condizioni arrivano? ”Dipende dalle condizioni del mare. Se è grosso, pieni di echimosi e fratture. Sulle navi carico la situazione è allucinante. L’unico fesso che scende nella stiva sono io. M’infilo il camice bianco, così mi rispettano. Alla fine, è nero. Ne ho trovati ammassati fino a cinquencento, con i piedi che affondavano in dieci centimetri di merda. Una bolgia dantesca. Molti erano svenuti. Devi prenderli in braccio e portarli sopra. Dalla botola gridavo ai soldati del battaglione San Marco: ehi, aiutatemi, venite giù a darmi una mano. Niente! Grandissimi cornuti. Dopo tre ore sono risalito e mi sono tolto la soddisfazione di mandarli tutti affanculo, truppa e anche ufficiali. Erano rimasti in coperta a farsi le fotografie” (Francesco Mancarella, medico pugliese, che si prende cura degli immigrati sbarcati).