VenerdÏ 31 maggio pagina 73., 31 maggio 2002
Ogni sera venti milioni di brasiliani si incollano davanti al televisore per guardare una telenovela dal titolo "O clone" , intricatissima storia d’amore tra una musulmana e un giovane carioca
Ogni sera venti milioni di brasiliani si incollano davanti al televisore per guardare una telenovela dal titolo "O clone" , intricatissima storia d’amore tra una musulmana e un giovane carioca. Riassunto delle oltre duecento puntate già trasmesse da Rede Globo: Jade, bellissima, marocchina, ama Lucas, brasiliano, bellissimo pure lui. Costui ha un fratello gemello di nome Diogo che d’un tratto casca da un elicottero e muore. Da allora Lucas si fa sempre più depresso, Jade non sa come tirarlo su. Arriva allora lo scienziato Augusto Albieri (stessa faccia del nostro Severino Antinori) che dalle cellule di Lucas crea un altro gemello, Leo, identico a Lucas prima del trauma (romantico, allegro, eccetera). La serie, cominciata dopo l’undici settembre, ha fatto inviperire la chiesa cattolica (per via della clonazione umana) e pure i musulmani (fornirebbe del mondo islamico un’immagina da bancarella, tutta odalische, minareti, narghilé). Cionostante i protagonisti di "O clone" sono diventati gli idoli dei teen-ager brasiliani, che organizzano festicciole in stile arabeggiante (la telenovela, importata con successo anche negli States, presto arriverà in Europa).