Mariarosa Mancuso, "Corriere della Sera" 28/5/2002 pagina 37., 28 maggio 2002
Come scrive Luigi Malerba: «Per gli appunti, uso matite triangolari (quelle cilindriche rotolano giù dal tavolo) e il retro dei cartoncini di invito
Come scrive Luigi Malerba: «Per gli appunti, uso matite triangolari (quelle cilindriche rotolano giù dal tavolo) e il retro dei cartoncini di invito. Ne ricevo moltissimi: se sono stampati da due parti li elimino, se no li riciclo. Scrivo meglio dopo le 11 del mattino. Ma non ho una routine e non scrivo tutti i giorni. Lavoro a Roma e, in campagna, vicino a Orvieto, ho due studi grandissimi. Non mi spiace essere disturbato, se qualcuno entra. Sedie comode e tavoli disordinati, con le cartelle dei lavori in corso. Da sei anni uso il computer. Prima scrivevo a macchina: fogli bianchi per la prima stesura, strisce di carta azzurrina per i pezzi aggiunti e incollati. Nelle pause fumo la pipa, mentre si scrive è scomoda. I miei lettori di fiducia sono mia moglie, che in questo è cattivissima, e mia figlia, che lo è un po’ meno. Mi sono accorto che i momenti di crisi arrivano quasi sempre quando sono a pagina 17».