D. Vozzo, Macchina del Tempo n.6, giugno 2002 pagg.15-18, 3 giugno 2002
La storia dei palloni. 1962. Zamora Cile. Debutta il colore bianco, tessere più piccole per un maggior controllo
La storia dei palloni. 1962. Zamora Cile. Debutta il colore bianco, tessere più piccole per un maggior controllo. Il settimo campionato del mondo è testimone di un’innovazione destinata a lasciare il segno: il pallone bianco. Fino agli anni Sessanta era esclusivamente color cuoio, in Cile viene introdotto quello bianco (anche se quello della finale Brasile-Cecoslovacchia 3-1, nella foto, è in tinta tradizionale) e quattro anni dopo, nel Mondiale d’Inghilterra, per la prima volta si usano palloni di tre colori: bianco, giallo e arancione. Intanto aumenta il numero delle sezioni di cuoio, sempre più piccole per ottenere un maggiore controllo e prevedibilità nei tiri e nei rimbalzi. Dalle losanghe alle tessere, in pochi anni si arriva al mosaico di esagoni e pentagoni dei palloni moderni, anche se per un lungo periodo le due ”scuole” convivono: è ancora a losanghe e color cuoio lo Slazenger con cui la Corea del Nord sconfisse l’Italia (1-0) nel ’66.