varie, 4 giugno 2002
DEL GIUDICE Daniele
DEL GIUDICE Daniele Roma 11 gennaio 1949. Scrittore • «Scrittore ermetico, ha esordito su ”Paese Sera”, con certe recensioncine sul teatro delle marionette al Pincio. Con lo ”Stadio di Wimbledon” ha vinto il Premio Viareggio e si è trasferito a Venezia, ”dove i rapporti sono più solidi e concreti”, per amore di una sosia di Fanny Ardant amica del filosofo della crisi Massimo Cacciari, soffiatagli da un noto capo fascista. Il secondo romanzo, Atlante Occidentale, fu accolto tiepidamente dalla critica che sentenziò: ”L’intelligenza è più ammirevole della forma”.’ difficile avere un rapporto col linguaggio diverso da quello che si ha con la vita”, spiega l’autore, il quale vive in disparte, selezionando le sue frequentazioni, ma non disdegna di presiedere, nominato dall’amico ministro Walter Veltroni, la giuria del concorso di architettura per il Centro per le Arti contemporanee. Non lo legge nessuno. Figuratevi quanto ci siamo sforzati noi per redigere questa voce» (’Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 10/10/1998) • «[...] calviniano esangue, un tizio capace di vincere tre premi-ectoplasma come il Viareggio, il Bagutta, il Feltrinelli-Accademia dei Lincei, uno scrittore molto anni Ottanta e quindi non molto necessario (non è solo colpa sua, ha esordito all’epoca in cui si pensava che Gesualdo Bufalino e Pietro Citati fossero autori importanti) [...]» (Camillo Langone, ”Il Foglio” 5/3/2009).