Varie, 4 giugno 2002
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Michelson Robert
• Washington (Stati Uniti) 1951. • «L’uomo degli insetti-robot, gli entomotteri, come li ha battezzati. Sono piccoli, una quindicina di centimetri, volano sbattendo le ali leggere e arriveranno dove, nè l’uomo nè altri marchingegni possono lasciare la loro impronta. Ha ideato e fatto crescere le sue creature tra le stanze del Georgia Institute of Technology di Atlanta, in Georgia (Usa) dove insegna e dove è Principal Research Engineer del laboratorio “Aerospazio, trasporti e sistemi avanzati”. Arruolato dalla Darpa, l’agenzia di ricerca del Pentagono, e dalla Nasa, si è specializzato nell’inventare sistemi volanti di varia natura e dimensioni che riesce a governare da lontano. A cominciare dai piccoli velivoli senza pilota ora impiegati anche nelle operazioni belliche. Nel coltivare le sue idee ha sempre avuto un rapporto stretto con la natura. Cominciò con il seguire per la Nasa attraverso dei sistemi elettronici i viaggi marini dei trichechi manatus e poi concentrò la sua attenzione sulle api e le libellule, nella cui leggerezza ha trovato il massimo della sua ispirazione progettando gli entomotteri. Che interessarono prima di tutto il Pentagono perché la loro furtività è preziosa sul campo di battaglia. Ma poi anche la Nasa, pensando alle future esplorazioni interplanetarie, guardò ai suoi lavori sostenendoli finanziariamente. Così brevettava gli insetti-robot e intanto studiava le diverse versioni che sarebbero state efficaci tanto sulla Terra quanto tra i profondi canyon rossastri di Marte» (Giovanni Caprara, “Corriere della Sera” 19/5/2002).