Varie, 4 giugno 2002
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Pierce Paul
• Oakland (Stati Uniti) 13 ottobre 1977. Giocatore di basket. Dei Boston Celtics, squadra con cui nel 2008 ha vinto il titolo Nba • «Un giocatore come ce ne sono molti. Arrivano nella Nba con la targhetta da ”fenomeno”, incocciano in una stagione così così, diventano pigri, ingrassano, fanno parecchie feste e vivacchiano per anni solo grazie alle loro qualità. Così Paul, cresciuto a Inglewood, sobborgo di Los Angeles, con uno stile di gioco impeccabile, ma sovente poco efficace, si avviava verso una decorosa carriera da attore non protagonista. Così fino a settembre dell’anno 2000. Ovvero fino a quando decide di fare un giro dentro a un night di Boston. Ne uscirà poco dopo, in barella e ricoperto di sangue. Tre tizi lo hanno affrontato e gli hanno inflitto otto coltellate, oltre a spaccargli in testa una bottiglia. vivo, per miracolo. La lama conficcata nell’addome ha sfiorato organi vitali. Ha guardato la morte dritta negli occhi. Gli ricostruiscono un pezzo di polmone finito a fettine, tre settimane più tardi è già in campo. Quello che vede la gente è un altro Pierce: ”Quell’esperienza mi ha reso più sereno: se puoi sfuggire alla morte, non c’è più nulla che possa spaventarti sul campo. Ora vedo le cose in un altro modo: sono più determinato e soprattutto sono divorato da una gran fame di vittoria” [...]» (Riccardo Romani, ”Corriere della Sera” 20/5/2002).