Marco Mensurati, "la Repubblica" 5/6/2002, pagina 18., 5 giugno 2002
Il tribunale civile di Milano ha riconosciuto a una donna il diritto di essere risarcita per i danni psichico-emotivi causati dal divorzio
Il tribunale civile di Milano ha riconosciuto a una donna il diritto di essere risarcita per i danni psichico-emotivi causati dal divorzio. Il marito, dopo aver accettato di avere un figlio con lei, era tornato sulla sua decisione, abbandonandola e assumendo toni e comportamenti ritenuti «ingiuriosi». Secondo la ricostruzione, dopo il divorzio la donna sarebbe precipitata in uno «stato di mancata serenità, inquietudine, senso di abbandono che non può non aver pregiudicato la qualità complessiva dello stato di vita del soggetto». Il tribunale ha condannato l’uomo al pagamento di 5.160 euro come risarcimento.