Oreste del Buono, "La Stampa", 27/5/2002 pagina 30., 27 maggio 2002
«Odio la poesia. Appena arrivato in lager nel Tirolo, oltre 50 anni fa, trattai con un compagno di prigionia un improvvido scambio: lui mi dette il volume di versi "Ossi di seppia" di Eugenio Montale, io in cambio gli cedetti i miei solidi stivaletti da Marina, quasi nuovi
«Odio la poesia. Appena arrivato in lager nel Tirolo, oltre 50 anni fa, trattai con un compagno di prigionia un improvvido scambio: lui mi dette il volume di versi "Ossi di seppia" di Eugenio Montale, io in cambio gli cedetti i miei solidi stivaletti da Marina, quasi nuovi. Durante tutta la prigionia camminai con i piedi avvolti in cenci e cartoni: e posso assicurare per esperienza diretta che lo scambio poesia-scarpe non valeva la pena» (Oreste del Buono).