Varie, 7 giugno 2002
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Jibril Ahmed
• Jaffa (Israele) 1938. Politico • «Leader del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina-Comando generale (Fplp-Cg), è da trent’anni un implacabile nemico di Israele. Ma è stato e rimane anche un tenace avversario di Arafat. Negli anni Settanta, con l’attivo sostegno della Siria, ispiratore e protettore del suo movimento, avrebbe dovuto eliminare il capo dell’Olp per poi prendere il comando supremo della resistenza palestinese. Il progetto fallì. Tuttavia, dal suo rifugio di Damasco, non ha mai smesso di opporsi ad Arafat, specie dopo l’avvio del processo di pace. Quando il Raìs e il primo ministro israeliano Rabin firmarono gli accordi di pace alla Casa Bianca nel ’94, commentò: “Questo è il giorno più triste della mia vita. Un bambino o una donna palestinese puniranno Arafat per il suo tradimento. Non è degno di essere ucciso da un uomo”. Nel firmamento di gruppi estremisti palestinesi, il Fplp-Cg occupa una delle posizioni più radicali. Ex-ufficiale dell’esercito siriano, ha sempre goduto dell’appoggio di Damasco. È a causa del suo sostegno alla Siria che nel 1969 ruppe con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) guidato da George Habash, fondando il Fplp-Cg e diventandone segretario generale. Usando la capitale siriana come base politica e il Libano come base militare, negli anni Settanta la sua organizzazione cominciò a lanciare attacchi contro Israele. Ma allo stesso tempo aveva nel mirino Arafat. Nel 1974 assassinò in Portogallo un emissario del capo dell’Olp, Issam Sartawi. Nel 1975, allo scoppio della guerra civile in Libano, si schierò per l’ingresso delle truppe siriane nel “paese dei cedri”. Poi, all’inizio degli anni 80, dopo l’invasione israeliana del Libano, ci fu un riavvicinamento con l’Olp, che gli diede un posto nel suo comitato direttivo. Ma nel 1984 ne fu definitivamente espulso. L’operazione più eclatante condotta dal Fplp-Cg contro Israele risale al 1987, quando un kamikaze riuscì a varcare la frontiera a bordo di un deltaplano e ad entrare in una base dell’esercito, uccidendo sei soldati prima di essere eliminato. Più recentemente, nella primavera del 2001 rivendicò l’invio di un peschereccio carico di armi, la motonave Santorini, verso la costa di Gaza, dove fu intercettato dalla Marina militare di Israele. Il mese seguente, l’arresto di due militanti del Fplp-Cg fece venire alla luce un piano per far saltare in aria un grattacielo a Tel Aviv. Israele e (dopo l’11 settembre) gli Stati Uniti hanno chiesto a più riprese alla Siria e al Libano di espellere i gruppi terroristici come il Fplp-Cg, che operano indisturbati a Damasco e a Beirut» (Enrico Franceschini, “la Repubblica” 21/5/2002).