Varie, 7 giugno 2002
ZILIOLI
ZILIOLI Italio Torino 24 settembre 1941. Ex ciclista. Tre volte secondo al Giro d’Italia (1964 a 1’22” da Anquetil, 1965 a 11’26” da Adorni, 1966 a 3’57” da Motta), una volta terzo (1970 a 4’48’” da Gimondi), una volta quarto (1968 a 9’17”da Merckx), una volta quinto (1970 a 8’14” da Merckx) ha vinto in tutto cinque tappe. Nel 1970 vinse la tappa di Angers al Tour de France e fu per quattro giorni maglia gialla. Altri successi: Tre Valli Varesine, Giro dell’Appennino e Giro del Veneto nel 1963; Coppa Sabatini, Coppa Agostoni, Giri del Veneto e dell’Emilia nel 1964; Trofeo Laigueglia e Tirreno-Adriatico nel 1971; Coppa Placci e Giro dell’Appennino nel 1973. «Guai a dirgli che per anni è stato considerato ”il grande incompiuto del ciclismo italiano”: ”Ho fatto quello che ho potuto e, tutto sommato, credo che i conti tornino. Sicuramente mi mancava la cattiveria agonistica dei grandi campioni, quell’arroganza che ti consente di fare la voce grossa in gruppo e di comandare i gregari, ma non mi importa. Ho vinto delle corse importanti e mi son fatto benvolere dai compagni. Ero troppo emotivo. Arrivavo ai grandi appuntamenti in piena forma, ma qualche giorno prima della gara iniziavo a prendermi troppo sul serio, mi mancava un pizzico d’incoscienza e in corsa, in un modo o nell’altro, succedeva sempre il patatrac. Bisogna però dire che ai miei tempi era duro imporsi, avevi di fronte campioni competitivi dalla Milano-Sanremo al Giro di Lombardia. Non come adesso che il ciclismo è diventato un affare di alta specializzazione e i campioni rimangono in forma solo per due mesi all’anno”» (Marco Cassardo, ”La Gazzetta dello Sport Magazine” n.47/1998).