7 giugno 2002
Un’interessante mostra, ’Vesuvio 79 A.D. Vita e morte ad Ercolano”, allestita fino al 13 luglio al Museo di Antropologia dell’Università di Napoli Federico II, offre una precisa ricostruzione delle ultime ore di vita della cittadina vesuviana
Un’interessante mostra, ’Vesuvio 79 A.D. Vita e morte ad Ercolano”, allestita fino al 13 luglio al Museo di Antropologia dell’Università di Napoli Federico II, offre una precisa ricostruzione delle ultime ore di vita della cittadina vesuviana. Un gruppo di antropologi e vulcanologi, insieme con altri ricercatori, ha studiato gli effetti dell’eruzione del Vesuvio sulle vittime di Ercolano. Dall’analisi degli scheletri è emerso così che gli abitanti non morirono per soffocamento ma per effetto dell’elevatissima temperatura (almeno 500 gradi) della nube ardente. Paralleli studi bioantropologici hanno portato alla ricostruzione dei volti di due sfortunati abitanti di Ercolano, un uomo e una donna. L’analisi delle ossa, corroborata da resti di cibi trovati carbonizzati, ha poi dato indicazioni sulla dieta che gli antichi ercolanesi seguivano e su alcune malattie presenti fra la popolazione. emerso per esempio che la carie era un disturbo molto diffuso, nonostante la presenza di un’alta percentuale di fluoro nell’acqua della zona. past news