Varie, 11 giugno 2002
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Bibby Mike
• Cherry Hill (Stati Uniti) 13 maggio 1978. Giocatore di basket. Dei Miami Heat. Lanciato dai Sacramento Kings. «Figlio d’arte (il padre, con cui però non parla, ha giocato nella NBA a fianco di Julius Erving) non proprio bello da vedere (nessuno sponsor per lui), ma assolutamente strepitoso sul campo. Almeno nel 2001/2002. Dopo essere stato stella universitaria, è arrivato a Sacramento dalla franchigia più perdente di sempre, Vancouver (ora trasferitasi a Memphis): e nessuno se lo filava, anche perché sostituiva il talentuoso ma incontrollabile Jason Williams, beniamino del pubblico. Ovvio che l’unico a capire tutto era stato il coach, Rick Adelman. Bibby s’è rimboccato le maniche: in estate ha lavorato quattro ore al giorno sulla fase difensiva del suo gioco, riposandosi con sessioni da 600 tiri quotidiani. Adesso è la mente operativa dei Kings: ha annullato John Stockton e Steve Nash, segna 18 punti di media nei playoff (Williams ne segnava 8,8...) e la gente coi campanacci lo adora. Dice: “Il segreto è prepararsi bene. Passare ore e ore al video studiando i dettagli di Fisher o Bryant. Sapere sul campo cosa stanno per fare […] Oggi ho molta fiducia in me stesso, posso tirare e sbagliare, tanto i compagni mi sostengono. Voglio giocare a lungo nella NBA ed essere uno che fa accadere le cose, non soltanto uno che guarda mentre succedono”» (Riccardo Romani, “Corriere della Sera” 27/5/2002).