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 2002  giugno 11 Martedì calendario

BOMBIERI

BOMBIERI Enrico Milano 26 novembre 1940. Matematico • «Professore a Princeton (l’università americana dove insegnò a lungo Einstein) è il maggior matematico italiano, o almeno è l’unico che abbia ricevuto la Field’s Medal, considerata l’equivalente del Nobel per questa disciplina. L’ha ottenuta per le sue ricerche sulla teoria delle superfici minime e la teoria dei numeri. [...] ”La matematica si evolve in modo continuo, e così fanno le scienze in generale. Tuttavia in essa non troviamo i momenti di rivoluzione che vi sono altrove, come ad esempio in astronomia, in fisica, in chimica o in medicina, dove si è assistito al rigetto di teorie e metodi di lavoro precedenti. Nella matematica si ha evoluzione, e le teorie del passato vengono incorporate in quelle di oggi, ma non sono escluse in quanto considerate errate. La conoscenza delle matematiche si accumula gradualmente nel tempo [...] La matematica studia la struttura delle relazioni tra oggetti diversi, mentre le altre scienze studiano gli oggetti stessi. Facciamo un esempio semplicissimo: il concetto di funzione, che sovente viene espresso in modo visuale con un grafico. Per l’economista, il medico, per chi si occupa di statistica è essenziale sapere cosa l’oggetto rappresenti, ma dal punto di vista matematico si tratta soltanto di funzioni, cioè delle relazioni binarie più semplici. A prescindere da altri esempi, ricordo che un aspetto paradossale della matematica è quello di essere anche autoreferenziale, nel senso che lo studio delle relazioni si fa mettendo in relazione le relazioni stesse [...] Il progresso della scienza avviene scegliendo cosa ricercare ed individuando le direzioni più promettenti. Così è anche per la matematica. Ad esempio, il famoso ”Ultimo teorema di Fermat”, finalmente risolto da Wiles pochi anni fa, aveva acquisito importanza proprio perché i tentativi di soluzione avevano portato a sviluppi significativi della matematica, con la creazione di nuove teorie, problemi e metodi applicabili a ben altre situazioni. Il problema originario aveva di per sé scarsa importanza. Ce ne sono altri insoluti, difficilissimi, di cui ci si occupa in modo marginale; sono isolati, sono curiosità. La specializzazione c’è, ed è utile per arrivare rapidamente alle vette: però devono essere grandi cime e non un sasso alto tre metri, levigato e scivoloso [...] La caratteristica fondamentale della scienza è quella di essere verificabile e ripetibile, e la matematica non fa eccezione. Ciò che è cambiata è la rapidità di scambio di informazione e, con questo, il volume di ricerca scientifica nel mondo. Oggi, il numero di pubblicazioni nel campo della matematica è dieci volte quello che era negli anni ’60; nelle altre scienze la crescita è ancora superiore. Un punto interessante che rivela il carattere conservatore della matematica: la vita media di un articolo di ricerca in biologia oggi è di sei mesi. Dopo questo tempo, la metà degli articoli non vengono più citati in quelli successivi. Nella fisica è di un anno, in matematica di almeno dieci [...] L’Italia ha sempre avuto un’ottima tradizione. Un esempio del passato: i matematici di tutto il mondo descrivono gli oggetti geometrici a più dimensioni attraverso i numeri di Betti. La scuola di geometria algebrica, con Castelnuovo, Enriques e Severi, fa parte della storia mondiale della matematica. Nell’analisi l’Italia ha una lunghissima tradizione e ricordo Ennio de Giorgi, col quale ho avuto il privilegio di collaborare. Tuttavia le strutture universitarie non sono le più favorevoli per i giovani. La carriera nel campo della ricerca diventa sempre più difficile, solamente con modesti incentivi per i migliori e sostanzialmente con avanzamenti determinati per anzianità. Le infrastrutture sono ormai obsolete e inadeguate. Il problema dei concorsi rimane, e le riforme effettuate non sembrano avere l’effetto sperato. Comunque ci sono validissimi giovani ed è con piacere che li vedo arrivare qui, all’Institute for Advanced Study, per passare un anno dedicato alla ricerca [...] Non ho orari fissi, non faccio matematica nel mio ufficio dalle 9 alle 17 e poi basta. La maggior parte del mio tempo nella ricerca consiste nel pensare e immaginare come possono stare le cose, guardare oltre il cammino immediato, vedere la strada a grandi linee. Soltanto allora giunge il momento di mettersi a tavolino e cominciare a riempire tutti i dettagli mancanti. Quando l’idea prende forma, il tempo non conta e si va avanti finché uno non è stanco [...] Conosco matematici che hanno una vera abilità per la musica, invece la mia seconda passione è la pittura. Dipingo, ma non soggetti astratti. La mia pittura è sempre ispirata ad una realtà anche se filtrata da una visione personale. In particolare, mi piace fare ritratti. Ho provato un po’ tutte le tecniche, le mie preferite sono la pittura a olio, il disegno e l’acquaforte [...] La matematica, con la sua bellezza rigorosa e astratta, è soltanto un bel capitolo che serve a capire e apprezzare meglio le cose meravigliose che ci circondano. La mia visione della matematica è platonica: essa fa parte del mondo delle idee ...] Oggi i chiromanti conoscono una popolarità crescente e l’oroscopo, prima del telegiornale, è una realtà. Mi piacerebbe vedere, oltre l’oroscopo, cinque minuti alla tv una volta la settimana, dedicati alle ultime novità nel campo della scienza senza dover aspettare per questo soltanto le notizie scientifiche che fanno grande cronaca. I progressi della medicina e della biologia sono giornalieri, l’astronomia, le scienze naturali, l’ecologia sono una sorgente di notizie che riguarda il mondo in cui viviamo. Quindi, perché non avere qualche aggiornamento di tanto in tanto, informando il pubblico di quanto accade?”» (’Corriere della Sera” 28/5/2002).