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 2002  giugno 11 Martedì calendario

Frusciante John

• New York (Stati Uniti) 5 marzo 1970. Chitarrista dei ”Red Hot Chili Peppers”, gruppo che abbandonò temporaneamente nel 1993 per problemi con la droga. «’Quegli anni con il gruppo furono disastrosi per me. Ero una persona squilibrata; costantemente a disagio. In realtà soltanto dopo Californication mi sono sentito in sintonia con gli altri. Né all’epoca gli altri sarebbero stati in grado di darmi una mano. Tutti erano chiusi nei loro problemi di droga. Tempi superati ormai [...] Ho sperimentato molte cose. Ho rivoltato il mio cervello come un pedalino. Mi sono immerso nell’arte dipingendo forsennatamente. Ma, alla fine, la musica è arrivata di nuovo a salvarmi. La pittura mi ha dato un equilibrio che molto agevolmente ho trasferito in musica. La sofferenza, nella vita, è fonte di creatività. Nella mia chitarra ci sono dolore e strazio: la perdita degli amici, la distruzione della mia casa, della pelle delle mie braccia (che ora maschera con vistosi tatuaggi, ndr), stare male come un cane, in crisi di astinenza, senza un posto dove andare, senza niente da mangiare. Una volta che hai messo a fuoco tutto questo, è facile convogliarlo in una buona musica”. Era già un fan dei Peppers quando fu scelto come chitarrista. Fu facile integrarsi con gli altri? ”Tutt’altro. Avevo 18 anni e non fu facile seguire quei pazzi scriteriati. Secondo me, si enfatizzavano troppo queste caratteristiche esteriori e la musica inevitabilmente ne soffriva. Ma è anche vero che quei tagli di capelli stravaganti, quelle apparizioni col pube coperto solo da un calzino, diedero alla band una visibilità che forse diversamente non avrebbe mai avuto [...] Mi sento come quando ero bambino. Mi sembrava così folle allora, quando mi suggerivano che un giorno avrei fatto quello che facevano i Led Zeppelin. Così adesso sul palco cerco di scomparire. Insomma, cerco di uscire dal guscio di John Frusciante”» (Giuseppe Videtti, ”la Repubblica” 28/5/2002).