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 2002  giugno 11 Martedì calendario

MARCHISANO

MARCHISANO Francesco Racconigi (Cuneo) 25 giugno 1929. Cardinale. Dal 1988 ministro dei Beni Culturali della Chiesa. «Ha compiuto gli studi nei Seminari dell’arcidiocesi torinese: il ginnasio a Giaveno (1940-1945), la Filosofia a Chieri (1945-1948), la Teologia a Torino (1948-1949) e a Rivoli Torinese (1949-1952). stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Torino dal Cardinale Maurilio Fossati il 29 giugno 1952. A Roma ha completato i suoi studi in vista dell’insegnamento al Seminario di Rivoli. Nella capitale è stato alunno del Pontificio Seminario Lombardo dal 1952 al 1956. Durante questi anni ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma (1954) e la Laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel 1956 il Cardinale Pizzardo lo ha chiamato presso l’allora Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli studi, nominandolo Aiutante di studio per la sezione dei «Seminari». Dal 3 giugno 1969 al 6 ottobre 1988 è stato Sotto-Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Il 6 ottobre 1988 è stato nominato Vescovo titolare di Populonia (Arcivescovo dal 9 luglio 1994) e Segretario della Pontificia Commissione per la Conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa. Lo stesso Giovanni Paolo II lo ha ordinato Vescovo nella Basilica Vaticana il 6 gennaio 1989. Il 26 giugno 1990 è stato nominato Membro della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede e dall’8 marzo 2003 ne è il Presidente. Il 4 settembre 1991 è stato nominato Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Dopo che, il 25 marzo 1993, sono state ridefinite le competenze del Dicastero da lui presieduto - ridenominato «Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa» - il 3 maggio Mons. Marchisano ne è nominato Presidente ed il 17 maggio è stato nominato Membro del Pontificio Consiglio per la Cultura. Il 3 giugno è stato poi nominato Membro della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Nell’approssimarsi dell’Anno Santo, Giovanni Paolo II lo ha nominato Presidente della Commissione Artistico-Culturale del Grande Giubileo dell’Anno 2000 con biglietto di nomina del 17 marzo 1995. Il 4 gennaio 1996 è stato anche nominato Membro della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Tra gli altri uffici ricoperti da Mons. Marchisano vi sono quello di Presidente della Fondazione Giovanni XXIII (dal 20 ottobre 1988) e quello di Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (dal 28 settembre 1993). Ha ricevuto due lauree honoris causa: in Sacra Liturgia e in Scienze dell’Educazione. Ha partecipato in Italia a vari Comitati Nazionali istituiti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dal 1995 è anche membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha ricevuto dall’estero numerose benemerenze e ha preso parte ad importanti summit internazionali. Il 24 aprile 2002 Mons. Marchisano è stato nominato Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana, Vicario Generale del Santo Padre per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro succedendo al Cardinale Virgilio Noè» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede). «Vorrei innanzitutto citare una frase del Papa Giovanni Paolo II che, incaricandomi di questo dicastero, mi ha detto: se io come arcivescovo di Cracovia ho potuto fare qualcosa di buono con i ”lontani” è perché ho sempre cominciato con i Beni Culturali della Chiesa che hanno un linguaggio che tutti conoscono - il linguaggio del bello -, un linguaggio che tutti accettano e su questo ho potuto innestare un dialogo che per altre vie sarebbe stato impossibile [...] Ho studiato fino al sacerdozio a Torino, poi sono stato inviato dall’allora cardinal Fossati a Roma dove ho studiato all’università gregoriana e all’Istituto Biblico. Il 19 aprile 1956 mi hanno chiamato alla congregazione per l’educazione cattolica, ministero dell’Educazione della Santa Sede. Questo ministero s’interessa dei seminari, delle università cattoliche - che sono 650 nel mondo e 230 solo negli Stati Uniti -, delle scuole cattoliche (200 mila nel mondo, con 35 milioni di alunni) e delle vocazioni ecclesiastiche [...] Per vent’anni sono stato sottosegretario di quella congregazione e ho avuto la fortuna di conoscere il Papa fin dal 1962 quando era ancora vescovo ausiliario di Cracovia. Fui invitato a parlare dell’Italia ai vescovi polacchi a Roma per l’inizio del concilio vaticano II. Nel 1988 il Pontefice ha fatto una piccola riforma della curia romana e ha voluto creare il ministero dei Beni Culturali affidandomene la direzione. Ho dovuto interessarmi di tutti i Beni Culturali che in duemila anni la Chiesa ha creato nel mondo. L’80 per cento dei Beni Culturali in Italia sono stati creati dalla Chiesa. Il Papa desiderava che si mettessero in risalto le motivazioni di fondo per cui sono stati creati: la prima di culto, per mettere al servizio di Dio ciò che di più bello poteva offrirgli la creatività umana; la seconda è una motivazione catechetica, perché tutti potessero imparare, attraverso l’arte, il messaggio evangelico espresso attraverso la pittura e la scultura, dalla creazione del mondo al giudizio universale; la terza per un motivo di carità: pensiamo a ciò che la Chiesa ha fatto per gli ospedali. La prima struttura sanitaria di Roma, il Santo Spirito, è stato creato dal Papa nell’anno 750. I monasteri hanno arricchito la nazione come centri non solo di preghiera, ma di accoglienza dei pellegrini. Le confraternite hanno aiutato gli ammalati, i condannati a morte, i bambini abbandonati [...] Sono stato nominato dal Papa arciprete della Basilica di San Pietro, presidente della Fabbrica di San Pietro che si occupa della struttura architettonica e artistica della Basilica e vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano [...] Sono orgoglioso della creazione della scuola speciale per preparare i futuri operatori e anche di aver indirizzato a tutte le conferenze episcopali del mondo alcuni documenti come quello sulla necessità e l’urgenza dell’inventariazione e della catalogazione dei Beni Culturali della Chiesa» (Alain Elkann, ”La Stampa” 26/5/2002).