Varie, 11 giugno 2002
OLDRINI Giorgio
OLDRINI Giorgio Milano 14 febbraio 1946. Giornalista. Politico. Sindaco di Sesto San Giovanni (eletto nel 2002 e 2007) • «[...] corrispondente dell’Unità da Cuba, grande ammiratore del Che e di Fidel, inviato in America Latina per 8 anni fino al trasloco a Panorama che dopo qualche anno veniva acquistato da Silvio Berlusconi. Oldrini nel 2002 tirò un bello scherzetto al Cavaliere. Si mise in ferie da Panorama e si candidò sindaco di Sesto con il centrosinistra. Il premier e Bossi mandarono in giro lettere di “sensibilizzazione” ai sestesi per arginare il pericolo Oldrini. Niente da fare, il “comunista” figlio del più amato sindaco comunista della città (Abramo Oldrini, primo sindaco di Sesto dopo la Liberazione) vinse nettamente. [...]» (Maurizio Giannattasio, “Corriere della Sera” 10/6/2010) • «Dal Palazzo dei Cigni di Segrate con laghetto e paperelle al municipio della “Stalingrado d’Italia”, Sesto San Giovanni, piazza Resistenza, con la maiuscola. Passaggio brusco quello di Giorgio Oldrini, neo sindaco ds eletto al primo turno con un 61 per cento che ha sorpreso pure lui. A Segrate c’è la sede di “Panorama” , proprietà Mondadori, editore di riferimento Silvio Berlusconi. E in quel settimanale Oldrini, il post-pci che il suo editore definirebbe ancor oggi “comunista”, da 12 anni ci lavora: “resistenza”, con la minuscola. Finché un giorno si è messo in ferie e ha deciso di dare un dispiacere al Cavaliere: candidarsi a Sesto per il centrosinistra. Il premier e Bossi hanno mandato lettere di “sensibilizzazione” alla cittadinanza per arginare il pericolo Oldrini. Niente da fare, il “comunista” figlio del più amato sindaco comunista della città ha trionfato. “Di vincere al primo turno ero sicuro, anche se un successo così proprio non lo immaginavo”. Chissà se se lo immaginavano a “Panorama” . Dove gli amici del desk non ci hanno pensato due volte: il collega che diventa sindaco va festeggiato. In cinque (“Ma i nomi non li dico, meglio di no, magari non vogliono che si sappia...”) l’hanno celebrato già nella sera del successo, raggiungendolo nel suo nuovo ufficio, in Comune. Un celebre fotografo del giornale, Maki Galimberti, gli ha fatto la foto del manifesto ufficiale. E quel manifesto è finito a Segrate, appeso dietro la sua scrivania. La festa ufficiale, però, deve ancora arrivare: “La faremo quando avrò deciso se mettermi in aspettativa o licenziarmi. La prima soluzione è la più plausibile, direi anche la via più seria. E la festa è una cosa normale per chi se ne va da un posto in cui ha lavorato a lungo”. L’ex corrispondente dell’“Unità” da Cuba e dall’America del Sud spiega che a “Panorama” “l’influenza di Berlusconi sicuramente si sente, è via via cresciuta negli ultimi anni ma quando qualcuno ha tentato di impormi qualcosa ho detto di no e basta. La qualità del prodotto è comunque sempre alta perché è un giornale con grandi professionalità”. A cominciare dal direttore Carlo Rossella, a cui Oldrini è legato “da un rapporto antico”, nato quando lui era inviato proprio di “Panorama” e il neo-sindaco dell’“Unità” . Non a caso Rossella è tra quelli che l’hanno festeggiato: “Mi ha chiamato due volte: era molto contento”» (E. Ca., “Corriere della Sera” 29/5/2002).