Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Faenza 19 agosto 1926, gennaio 2002. Artista • «Diceva che avrebbe potuto smettere di fare l’artista e diventare ricco vendendo ai ceramisti di tutto il mondo il ”bianco di Zauli”, lo smalto unico che lo aveva reso noto con i cubi alati e le colonne spaccate. Ma la sua passione per la scultura in ceramica (a cui aveva staccato l’etichetta di arte minore) e per la sperimentazione (sue le prime opere in grès) erano troppo forti. Legato all’informale, convinto che arte e tecnologia non possano essere separate, ha sempre continuato a creare sculture e grandi pannelli che richiamano le increspature delle onde del mare e le zolle di terra arata. Oggi si trovano nei musei di tutto il mondo, dalla Francia al Kuwait, dal Giappone al Texas» (Stefano Folli, ”diario” 8/2/2002).