Paola Pilati, ìLíEspressoî 28/2/2002;, 28 febbraio 2002
Insomma, gli extracomunitari sono un business. Francesco Costa, un giovanotto di 29 anni, ha trasformato la società finanziaria fondata dal padre in un piccolo impero commerciale che li fa fruttare
Insomma, gli extracomunitari sono un business. Francesco Costa, un giovanotto di 29 anni, ha trasformato la società finanziaria fondata dal padre in un piccolo impero commerciale che li fa fruttare. Prima di tutto si è accordato con la multinazionale americana Western Union, specializzata in trasferimento di denaro: in sei anni, utilizzando in parte il sistema del franchising, in parte il sistema dei corner presso banche, ha aperto duemila punti di raccolta. Fra un po’ ce ne saranno anche nei distributori Agip. Nel 2001 sono stati intermediati duemila miliardi di lire, che per Costa equivalgono a cento miliardi di fatturato, quest’anno dovrebbero raddoppiare. Oggi l’Italia, per la Western, è il secondo mercato dopo gli Usa. Ora Costa ha deciso di aggiungere ai suoi duemila punti vendita anche i servizi postali, mentre per i telefoni ha fatto un’asta con Wind e Telecom. A febbraio stava trattando con la Bnl per emettere carte di credito per immigrati garantite da un deposito, presso la sua società, di almeno 2.500 euro.