"Adnk" 11/6/2002., 11 giugno 2002
In una lettera del 1875 indirizzata alla marchesa Emilia Peruzzi, il ventinovenne Edmondo De Amicis, allora giornalista, confessava l’aspirazione a diventar romanziere
In una lettera del 1875 indirizzata alla marchesa Emilia Peruzzi, il ventinovenne Edmondo De Amicis, allora giornalista, confessava l’aspirazione a diventar romanziere. Anche se diceva d’aver la «tremarella» all’idea di scrivere romanzi, la scelta gli sembrava inevitabile: «Fortunatamente sono nato vestito, come suol dirsi, e non ho assoluto bisogno di scrivere, ma mi addolora, m’indigna, mi scoraggia il vedere che alla mia età non ho la soddisfazione di poter dire a me medesimo che vivo del mio lavoro. Dovrei imitare Medoro Savini che pubblica un romanzo al mese? la mia musa, se ne ho una, morirà di fame, ma non farà la meretrice».