Giuseppe Scaraffia, "Panorama", 30/5/2002 pagina 170., 30 maggio 2002
Tra le storie d’amore che si consumarono nella Monparnasse del Nocevento, quella di Amedeo Modigliani e Beatrice Hasting
Tra le storie d’amore che si consumarono nella Monparnasse del Nocevento, quella di Amedeo Modigliani e Beatrice Hasting. I due s’incontrarono per la prima volta al caffè de la Rotonde. Lui, casualmente sobrio e ben rasato, la invitò arrossendo a vedere i suoi quadri. Lei, bella, ricca, eccentrica, lo amò e posò per lui. Modigliani mescolava hascisc e cognac, Beatrice preferiva il whisky. Quando lei voleva andarsene, lui si buttava davanti al suo taxi o si aggrappava ai suoi vestiti. Tutto finì quando il nuovo amante della Hasting, uno scultore, puntò la pistola alla tempia del rivale, che presto si riconsolò con Jeanne Hébuterne, detta di "Noce di cocco" per via del contrasto tra pelle diafana e capelli corvini. La vera diva di Montparnasse fu tuttavia Kiki, capelli neri alla garçonne, frangia sulla fronte, lunghi orecchini che le pendevano sulle guance, modella di Modigliani, Soutine, Calder e Pascin. Man Ray s’innamorò di lei alla follia, i due restarono insieme sei anni tra scenate, schiaffi, riconciliazioni. Una volta, dopo l’ennesimo litigio, Kiki gli mandò un messaggio: "Non puoi lamentarti perché hai una delle più belle donnine, innamorata, né stupida né rompiscatole né spendacciona né puttana né sifilitica: una piccola meraviglia". Il giapponese Foujita perse invece la testa per un’opulenta modella da lui ribattezzata Youki, cioè neve. Al primo incontro, i due si accoppiarono per tre giorni di fila in albergo, mentre madame Foujita faceva cercare il corpo del marito, pensando si fosse ucciso per lei.