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 2002  giugno 15 Sabato calendario

Nell’antica Roma la calvizie era sinonimo di bruttezza: secondo Ovidio «un capo senza crine è turpe come un caprone senza corna e un albero senza frutti»

Nell’antica Roma la calvizie era sinonimo di bruttezza: secondo Ovidio «un capo senza crine è turpe come un caprone senza corna e un albero senza frutti». Di calvizie soffrivano Giulio Cesare (che l’occultava spesso e volentieri con la corona d’alloro) e Domiziano, che una volta inviò a un amico afflitto dallo stesso male un libretto con una dedica consolatoria: «I miei capelli hanno lo stesso destino dei tuoi, ma con animo forte ne accetto l’invecchiamento, anche se sono ancora giovane. Nulla è più grato e fugace della bellezza».