Michele Serra, ìla Repubblicaî 14/05/2002, 14 maggio 2002
Il culo del Trap. «Nei bar e nelle case italiane, pochi minuti dopo il fischio di chiusura, le due fazioni già prendevano corpo: i culisti facevano notare che i due gol che hanno salvato gli azzurri, quello di Del Piero e quello di Mendez, sono entrambi un generoso dono degli dei
Il culo del Trap. «Nei bar e nelle case italiane, pochi minuti dopo il fischio di chiusura, le due fazioni già prendevano corpo: i culisti facevano notare che i due gol che hanno salvato gli azzurri, quello di Del Piero e quello di Mendez, sono entrambi un generoso dono degli dei. Quello di Del Piero perché era impensabile che giocasse, quello di Mendez perché era impensabile che segnasse. [...] Di contro, gli anticulisti potevano opporre argomenti molto solidi: i gol regolari annullati alla Patria da guardalinee comunisti, gli infortuni di Nesta e Di Biagio, il mancato infortunio di Totti, che ha giocato una delle partite più orribili della sua carriera [...] Quando Trapattoni ha chiesto a Del Piero di levarsi la tuta e scendere in campo, è stato solo per puro caso che è riuscito a rintracciarlo. Era l’unico panchinaro che non fosse andato venti metri più in là a seguire in tv Croazia-Ecuador, e solo per questo Trapattoni, che voleva mettere Gattuso al posto di Vieri, ha deciso di schierarlo. E questo episodio, a ben vedere, fa pendere la bilancia del nostro dibattito in favore dell’ipotesi: culo del Trap» (Michele Serra).