L. Jacobelli, Macchina del Tempo, n.6 giugno 2002, pag.60-62, 6 giugno 2002
I mestieri. Nessun mestiere appariva ai Romani più utile di quello dell’avvocato. Le cause si tenevano perlopiù nel Foro, i padri vi portavano i figli perché apprezzassero l’arte oratoria
I mestieri. Nessun mestiere appariva ai Romani più utile di quello dell’avvocato. Le cause si tenevano perlopiù nel Foro, i padri vi portavano i figli perché apprezzassero l’arte oratoria. L’avvocatura era considerata una funzione civile a cui dedicarsi gratuitamente, per incrementare il prestigio personale e politico. Nel I secolo d.C. l’imperatore Claudio stabilì che gli avvocati avessero diritto a un onorario. In seguito, divenuti liberi professionisti, fondarono un ordine (collegia advocatorum).